PREPARTO

Proponiamo un’attività motoria dolce, specifica in piscina per le future mamme.
Attraverso l’antigravitazionalità dell’acqua e il blando massaggio che essa porta, la mamma in attesa potrà migliorare la tonificazione e l’allungamento muscolare, il rafforzamento dell’atto respiratorio, il rilassamento.

Non è necessario saper nuotare.

“Ormai un pò ovunque nel mondo occidentale si sta scoprendo l’utilità della preparazione al parto mediante una attività motoria specifica in acqua. Le ragioni sono di vario tipo, fisiche e psicologiche.

Proponiamo un metodo che consente alla donna in gravidanza di affrontare una serie di esercizi in acqua, che garantiscono la prevenzione di complicanze vascolari, dei disturbi legati alla colonna vertebrale oltre alla scomparsa dei sintomi tipici, quali dolori, insonnia, sensazioni di pesantezza. Rispetto alla tradizionale ginnastica a secco, quella svolta in piscina permette di raggiungere inoltre un più facile controllo del peso e della respirazione. In acqua la gestante può sfruttare al massimo il principio di Archimede, perché l’accresciuto volume del ventre provoca un notevole spostamento d’acqua e conseguentemente una forte spinta verso l’alto, che si traduce in un sostegno ideale per la pancia. Così le vene e le arterie nella parte inferiore del corpo si trovano temporaneamente alleggerite e il sangue può circolare con maggior facilità: inoltre il tratto lombare è meno sollecitato a controbilanciare il peso della pancia e recupera la posizione .fisiologica.

Si attenuano perciò nell’acqua i due maggiori problemi legati alla gravidanza: la cattiva circolazione e i dolori lombari. Inoltre l’attività in acqua favorisce il controllo della respirazione e l’aumento della capacità polmonare, contribuendo così a migliorare la ventilazione e l’ossigenazione del sangue.

Le attività proposte non sono strettamente di tipo terapeutico ed intendono far vivere gli incontri come esperienze piacevoli prima che utili, si tratta infatti di elementi non violenti di motricità (esercizi eseguiti molto lentamente), di rapporto gradevole con l’acqua che esercita un blando massaggio su tutto il corpo estremamente stimolante e piacevole, di rilassamento (con l’ausilio della musica). I movimenti sono eseguiti con minor affaticamento muscolare poiché una parte del peso è scaricata nell’acqua.

Ci sono poi importanti aspetti psicologici. In questa proposta l’acqua non è un mezzo più o meno ostile da superare con tecniche specifiche, ma un elemento naturale con cui familiarizzare per poter usufruire delle sue potenzialità. Per questo l’attività può essere seguita con tranquillità sia da chi non ha mai avuto rapporti con l’acqua, sia da chi ha una certa abilità natatoria. Si tratta dunque di scoprire e di ‘riscoprire’ (“ricordando” il liquido amniotico da dove tutti noi proveniamo) un rapporto dolce ed amichevole con l’acqua, vissuto in distensione.

Lo stare in acqua aiuta la futura mamma a raggiungere una piena sintonia con il suo bambino, che si trova anche lui immerso in un liquido. La lentezza dei movimenti facilitata dall‘azione frenante dell’acqua diminuisce lo sforzo della gestante e nello stesso tempo le insegna il risparmio di energia di cui avrà bisogno nel momento del parto.

Infine è importante sottolineare l’ingresso della donna in un gruppo di altre future mamme con problematiche comuni, con le quali potrà confrontarsi e condividere esperienze, dubbi, osservazioni, curiosità. Avrà anche la possibilità di stringere nuovi legami di amicizia che in molti casi si mantengono anche dopo la nascita del bambino.”
Marie-Alix Duret